Filosofo, scrittore e poeta statunitense vissuto nel 1800, Henry David Thoreau elaborò un suo proprio pensiero sulla natura come oggetto di pratica filosofica, fonte di benessere e soluzione esistenziale per il destino dell’uomo.

Attraverso letture, commenti, digressioni, ascolti musicali e suoni per ripercorrere la vita di una delle «menti filosofiche più sottovalutate che l’America abbia mai prodotto» come lo definì all’epoca il filosofo Stanley Cavell, Massimo Manini condurrà i partecipanti all’interno di una visione del mondo che ebbe inizio 200 anni fa, cogliendo impreparata un’America che oggi invece lo riscopre e necessariamente lo rivaluta sul piano culturale, etico e sociale.

Una suggestiva escursione “spazio-temporale”, quella proposta dall’attore, autore e regista, agìta in un luogo che è perfetto per questo ponte gettato tra i boschi del Massachusetts e il Giardino di Palazzo Cesi in Acquasparta, e che vide ancora prima del filosofo Thoreau, la nascita di una visione umanistico-naturalistica che cambiò da lì a poco il destino della scienza: l’Accademia dei Lincei. Un viaggio quindi nelle differenti e distanti “idee di natura”, per indagare con l’aiuto delle opere del poeta americano, sul rapporto degli uomini con essa.